Caro carburanti, gli italiani in 6 mesi hanno speso 9 miliardi in più

Indagine Consumerismo e Alma Laboris

Con l’escalation dei listini lo Stato ha incassato oltre 25 miliardi di euro tra Iva e accise. In sei mesi maggiore spesa da 347 euro a famiglia

di Andrea Carli

26 marzo 2022

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2′ di lettura

L’escalation dei listini dei carburanti alla pompa è costato in soli 6 mesi agli italiani oltre 9 miliardi di euro per i maggiori costi di rifornimento alle auto. Nello stesso periodo lo Stato ha incassato oltre 25 miliardi di euro a titolo di Iva e accise su benzina e gasolio. È quanto mette in evidenza una indagine condotta dall’associazione dei consumatori Consumerismo No Profit e dal Centro Ricerca e Studi di “Alma Laboris Business School”, società specializzata in Master e Corsi di Alta Formazione e specializzazione per professionisti, che ha analizzato l’andamento dei listini alla pompa degli ultimi 6 mesi per capire quanto sia costato alla collettività il “caro-carburante” e quanto abbia guadagnato lo Stato grazie ai rincari alla pompa. I dati sono elaborati sulla base del parco veicolare italiano, con una stima prudenziale di 2,5 pieni al mese ad auto (2 a marzo, perché lo studio prende in esame solo le prime tre settimane del mese).

La corsa dei prezzi è iniziata ad ottobre

In base ai dati ufficiali del Mite, l’escalation dei listini di benzina e gasolio è iniziata lo scorso ottobre, quando i prezzi della verde hanno sfondato la soglia di 1,7 euro al litro iniziando una corsa al rialzo senza freni. Considerando il parco veicolare italiano, i prezzi medi mensili dei carburanti registrati dal Ministero e una media di 2,5 pieni al mese, emerge che gli italiani tra ottobre 2021 e marzo 2022 hanno speso oltre 23,5 miliardi di euro per i rifornimenti di benzina, 21,1 miliardi per il gasolio, per un totale di 44,7 miliardi.Nello stesso semestre dell’anno precedente i cittadini, in base ai prezzi medi dei carburanti in vigore da ottobre 2020 a marzo 2021, hanno speso per i medesimi consumi 35,6 miliardi di euro. Questo significa che negli ultimi 6 mesi gli italiani, a causa del caro-carburante, si sono ritrovati a spendere complessivamente 9.031.267.500 euro in più, pari in media a +347 euro a famiglia.

Lo Stato ha incassato oltre 25 miliardi di euro a titolo di Iva e accise su benzina e gasolio

La ricerca di Alma Laboris, poi, si sofferma sulla componente fiscale dei carburanti, e analizza gli introiti incamerati dalle casse statali negli ultimi 6 mesi. «Dall’elaborazione dei dati pubblici, e in base alle proiezioni sul parco veicolare italiano, da ottobre a marzo lo Stato ha incassato 8,1 miliardi di euro con l’Iva sui carburanti, 17,2 miliardi con le accise, per un totale di 25,3 miliardi di euro – spiega l’amministratore di Alma Laboris Business School, Dario Numeroso – Mentre il peso delle accise è rimasto invariato rispetto al 2021 (0,728 euro su ogni litro di benzina, 0,617 euro sul gasolio) le entrate garantite dall’Iva sono aumentate grazie ai rincari alla pompa, e hanno determinato per le casse statali un “tesoretto” aggiuntivo che sfiora 1,7 miliardi di euro in soli 6 mesi».

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