Caffé, corre il prezzo della tazzina: a Trento, Bolzano e Cuneo l’espresso più «salato»
ServizioIndagine Assoutenti
In tre province dell’Emilia Romagna (Ferrara, Ravenna e Reggio Emilia) l’espresso raggiunge la soglia di 1,20 euro, così come in Veneto (Rovigo e Venezia)
di Andrea Carli
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Corre il prezzo della tazzina di caffé, con l’“espresso” che raggiunge nei bar prezzi sempre più alti e rincari in alcuni casi a due cifre rispetto al 2021. È quanto mette in evidenza Assoutenti. L’associazione dei consumatori ha stilato la mappa dei prezzi dell’espresso nelle principali province italiane. Il prezzo medio nazionale del caffè è oggi di circa 1,10 euro contro 1,038 euro del 2021.
A Trento, Bolzano e Cuneo l’espresso più “salato”
La palma del caro-caffè spetta al Trentino Alto Adige, con i bar di Trento che vendono l’espresso consumato al banco in media a 1,25 euro, 1,24 euro a Bolzano. Anche a Cuneo il caffè costa 1,24 euro.
A Ferrara, Ravenna e Reggio Emilia costa 1,20 euro
In tre province dell’Emilia Romagna (Ferrara, Ravenna e Reggio Emilia) l’espresso raggiunge la soglia di 1,20 euro, così come in Veneto (Rovigo e Venezia), mentre a Padova e Vicenza il prezzo medio è di 1,19 euro.
A Messina e Napoli quello meno caro
Il caffè più economico d’Italia – avverte Assoutenti – è quello servito dai bar di Messina (0,89 euro), seguita da Napoli, città dove l’espresso è una tradizione storica (0,90 euro) e da due province calabresi (Reggio Calabria e Catanzaro, 0,92 euro).
Il confronto tra Nord e Sud
La mappatura del caffè registra differenze considerevoli dei listini tra Nord e Sud Italia: costa a Trento addirittura il 40,5% in più di Messina, pur essendo il medesimo prodotto e realizzato allo stesso modo. L’associazione dei consumatori ha poi messo a confronto i listini attuali con quelli in vigore lo scorso anno: si scopre che per il caffè al bar i rincari dei prezzi sono generalizzati e raggiungono quota 16% a Pescara, 15% a Catanzaro, 13,6% a Cosenza, 13,5% ad Alessandria, 12,8% a Bari, 12,7% a Cuneo. Solo 5 province, Napoli, Biella, Lucca, Novara e Macerata, hanno mantenuto stabile il prezzo medio del caffè, mentre in tutte le altre città italiane si registrano aumenti anche pesanti.