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Biden ai manifestanti pro-aborto, continuate a protestare

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Joe Biden chiama a raccolta le donne e le esorta a scendere in piazza per difendere il diritto all’aborto, mentre valuta se dichiarare uno stato d’emergenza sanitaria come hanno chiesto con forza anche le diecimila persone scese sabato per le strade di Washington. “Continuate a protestare, continuate a tenere il punto. E’ di cruciale importanza”, ha invitato Biden dal suo buen retiro nel Delaware.

“C’è tanto che possiamo fare per lottare in favore dei diritti delle donne. Ma l’unico modo per cambiare la situazione attuale è trasformare in legge nazionale la Roe v Wade”, ha ribadito Biden che dal giorno dopo la scioccante decisione della Corte Suprema di ribaltare la sentenza del 1973 ha incalzato il Congresso sulla necessità di avviare un processo legislativo per fissarla una volta per tutte.

“In qualità di presidente io non ho il potere di farlo, ma posso firmare la legge una volta che sia stata approvata dal Congresso”, ha insistito. Biden non ha escluso la possibilità di dichiarare lo stato d’emergenza sanitaria, una misura che chiedono da settimane attivisti e organizzazioni per facilitare le donne che vivono in uno Stato in cui è già stata vietata l’interruzione di gravidanza. “Non sono sicuro di avere i poteri per farlo”, ha detto il presidente spiegando di aver chiesto al suo staff di informarsi anche sull’impatto che una misura del genere potrebbe avere. L’allerta sanitaria è stata chiesta a gran voce anche dalle migliaia di persone, 10.000 secondo gli organizzatori, che hanno manifestato sabato nella capitale americana e che simbolicamente si sono fermate diverse ore davanti alla Casa Bianca per un sit-in pacifico ma carico di indignazione e rabbia.

“Vogliamo dire a Biden e a tutti i nostri politici che non permetteremo loro di giocare con i nostri diritti”, hanno urlato i manifestanti – tantissimi giovani ma anche ex hippie e famiglie -, chiaramente non soddisfatti dall’ordine esecutivo firmato tre giorni fa dal presidente americano che si impegna, tra l’altro, a garantire ed ampliare l’accesso alla pillola abortiva. “E’ stato un buon primo passo, ma si tratta solo di questo: un primo passo”, ha detto al sit-in Rachel O’Leary Carmona, direttrice esecutiva di Women’s March, che ha organizzato la protesta nell’ambito dell”Estate di rabbia’, una serie di manifestazioni che andranno avanti per tutta la stagione. “Sappiamo che ci sono limiti ai poteri del presidente Biden, ma vogliamo che spinga la sua autorità oltre quei limiti”, è stato l’appello della folla.

Usa, corteo e sit-in davanti alla Casa Bianca per il diritto all’aborto


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