Benetton cambia il nome di Schema 43 (Atlantia): la società ricorda le vittime del ponte Morandi

la polemica

di Fausta Chiesa09 mag 2022



Benetton cambia il nome di Schema 43 (Atlantia): la società ricorda le vittime del ponte Morandi

«Schema 43» cambierà nome. Lo ha annunciato Alessandro Benetton a margine della presentazione della sua autobiografia «La traiettoria» a Milano. «Abbiamo dato immediatamente ordine — ha dichiarato il presidente di Edizione holding — che il nome della società venga cambiato, e anche come gesto di discontinuità che questo meccanismo dei numeri consequenziali venga stoppato e si passi ad altro». La scelta del nome della società seguiva una prassi consolidata. Edizione, la finanziaria della famiglia Benetton, ha utilizzato spesso la parola «Schema» seguita da numeri progressivi per denominare i suoi veicoli finanziari. Adesso la società prenderà il nome di Schema Alfa, grazie a un’ assemblea straordinaria per la modifica della denominazione sociale già convocata.

Schema 43 e il numero delle vittime del ponte Morandi

Schemaquarantatre è il veicolo utilizzato da Edizione e dal fondo Blackstone per lanciare l’Opa su Atlantia. Proprio 43 è il numero delle persone che hanno perso la vita nella tragedia del ponte Morandi a Genova il 14 agosto del 2018. E la coincidenza tra il numero delle vittime e quello del veicolo societario aveva suscitato polemiche da parte dei parenti delle vittime. «Avremmo dovuto chiedere subito scusa, anche se in realtà c’era solo un membro della famiglia all’interno di un consiglio di un’azienda in cui avevamo il 30%», ha dichiarato Benetton.

Benetton: «Un errore il silenzio dopo la tragedia a Genova»

Alessandro Benetton in un’intervista rilasciata al settimanale 7 del Corriere ha definito un «errore» il silenzio della famiglia dopo la tragedia. «È una vicenda che peserà per sempre sulla mia famiglia — ha detto — e non smetterò mai di rinnovare la mia vicinanza alle famiglie delle vittime. Come ho già detto nel video di gennaio, avremmo dovuto subito chiedere scusa, a prescindere dal fatto che Edizione deteneva poco più del 30% di Atlantia nel cui consiglio, composto in maggioranza da amministratori indipendenti, sedeva un solo Benetton. In quelle ore a chi mi chiedeva pareri rispondevo con una sola parola: trasparenza. Straparlare o tacere sarebbe sbagliato in egual misura. Dobbiamo parlare: la parola è un atto volontario di apertura, disponibilità, umiltà».

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