Axel è il robot che lavora nel tunnel più profondo della Tav: arriva dove gli uomini non possono
Un rover che si addentra a passo d’uomo nelle profondità di uno dei tunnel più lunghi dove sorgerà la tratta ferroviaria Torino-Lione. Non ha le sembianze di Wall-e, il famoso robottino-sonda disneyano; sembra più un piccolo trattore che svolge però un compito delicatissimo: raggiungere quei punti del traforo che, per caratteristiche climatiche, sarebbero pericolosi per l’uomo. Si chiama Axel, nome che è sia l’acronimo di Autonomous Exploration Electrified Vehicle sia un richiamo al protagonista del romanzo “Viaggio al centro della terra” di Verne, ed è stato progettato e realizzato in tempi record da Webuild con Csc costruzioni. Si tratta di un sistema a guida remota altamente innovativo, il primo al mondo ad elevate prestazioni in grado di sostituire l’uomo nell’esplorazione di tratte di cunicoli e gallerie di cui non sono noti i rischi per la salute dei lavoratori. Permette la raccolta e l’analisi dinamica di dati ambientali, per individuare aree in cui gli operatori possono intervenire in sicurezza e può essere controllato da una distanza che può arrivare a 2km. Attrezzato con telecamere, sensori, antenne per la comunicazione con la stazione base, garantisce elevatissimi livelli di affidabilità, resiste a condizioni ambientali critiche ed è a zero emissioni.
Servizio di Davide Cavalleri