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Adesso in borsa la recessione da cattiva è diventata buona

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22 Agosto 2022 – 12:46

Viva la recessione se serve a tenere bassa la testa all’inflazione: sarebbe la panacea di tutti i mali

Adesso in borsa la recessione da cattiva è diventata buona

Il canovaccio di questa settimana di fine agosto è semplice: per gli operatori del mercato finanziario a questo punto una piccola recessione sarebbe la panacea che cura tutti i mali e soprattutto che cura l’inflazione. Il succo del discorso è semplice: se quella che stiamo vedendo adesso con la disoccupazione ai minimi e le aziende USA che pompano utili è una recessione, allora viva la recessione se serve a tenere bassa la testa all’inflazione.

È interessante il grafico che segue che mette in relazione le fasi recessive con la curva del rialzo dei prezzi (inflazione) e si può notare che, quando salgono i prezzi in maniera indesiderata, la FED aumenta i tassi e questo spinge l’economia verso la recessione, cosa che a sua volta contribuisce a placare l’inflazione:

E, sempre relativamente alla recessione, vediamo nel grafico di sentiment che segue come a un sondaggio tra gli operatori di mercato sulle aspettative di una recessione nei prossimi 12 mesi siamo ormai ad una percentuale oltre il 60% e nelle occasioni precedenti questo sentiment è stato foriero appunto della recessione (il cane che si mangia la coda?).

Quindi ripetiamo: la recessione prima era cattiva, ora è buona perché serve a controllare l’inflazione. E una recessione come quella che passa ora il convento è una carnevalata perché la disoccupazione è ai minimi.

Per questo i mercati azionari hanno rimbalzato e si sono portati su quello che sembra essere un massimo relativo di breve periodo. La percentuale di azioni SP500 che hanno superato la media mobile a 50 giorni, presa da tutti come segnale tecnico di breve periodo, ha superato la soglia del 90% e questo respiro del mercato indica come questo rialzo non sia solo chiacchiere e distintivo. Altro elemento importante per i trader è che i prezzi dell’Sp500 sono a cavallo della media mobile a 200 giorni, che viene considerata la media principe per i rialzi di medio periodo e ha indubbiamente una forza importante nel definire resistenze e supporti nel breve
periodo (ci sono trader che fanno trading esclusivamente con questo strumento).

Questa settimana arrivano i dati semestrali importanti di società come Salesforce piuttosto che Nvidia o Dollar General Corp e venerdì abbiamo sia uno speech del capo della Fed sia l’indicatore della spesa per consumi personali che viene considerato uno dei proxy più affidabili dell’inflazione. Sarà quindi una settimana molto movimentata sul lato delle notizie. Il rialzo dei beni energetici passerà alla storia e lo mostreremo ai nostri nipoti e pubblico di seguito i grafici di energia elettrica, gas e carbone perché ne vale la pena per dare l’idea del disastro:

Ma veniamo al nostro “mercatino azionario” di Borsa Italiana: francamente non è successo molto nelle scorse settimane agostane e non abbiamo particolari novità da riferire se non mostrare il grafico dell’indice Ftse All Share daily che sta testando una trendline ribassista ormai toccata 4 volte e molto significativa.

Chi volesse approfondire lo studio dell’analisi tecnica e dell’analisi fondamentale può seguire le mie lezioni su Youtube. Per il momento con la giornata odierna abbiamo un falso breakout al rialzo ma la storia di questa trendline la scriveremo alla fine della settimana dopo aver visto i dati di cui parlavamo poco sopra.

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