2 giugno, ecco come sarà la sfilata ai Fori dopo due anni di stop per il Covid
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A distanza di due anni torna la parata del 2 giugno ai Fori imperiali per la Festa della Repubblica. E, in tempi di guerra, lo slogan scelto è «Insieme a Difesa della pace». Sfileranno in cinquemila, tra personale militare e civile, ma anche 170 cavalli e 22 elicotteri e mezzi pesanti. Non mancherà come consuetudine il sorvolo delle Frecce Tricolori sopra la Capitale.
Sfilata dalle 10
L’inizio è con l’alzabandiera solenne presso l’Altare della Patria e l’omaggio al Milite Ignoto da parte del presidente della Repubblica che, successivamente, passerà in rassegna i Reparti lungo viale delle Terme di Caracalla. Alle 10 partirà la sfilata, che sarà aperta da una rappresentativa di sindaci con la fascia tricolore seguiti da personale della sanità civile con – novità di quest’anno – il passaggio di un elicottero del 118, a simboleggiare tutti coloro che sono stati impegnati in prima linea contro la pandemia.
Per Mario Draghi esordio ai Fori
Dalle tribune, sempre affollate, assisteranno le più alte cariche istituzionali, a cominciare dal presidente Sergio Mattarella e dal premier Mario Draghi, all’esordio ai Fori. In testa ci sarà quindi la Banda centrale dell’Arma dei Carabinieri, le bandiere delle Forze armate e della Guardia di Finanza, i gonfaloni delle Regioni delle Province e dei Comuni italiani, medaglieri e labari delle Associazioni combattentistiche e d’Arma e le bandiere Onu, Nato, Ue e quelle degli organismi multinazionali in cui operano le Forze armate.
I sindaci alla parata
Come detto, riprendendo dopo la pausa di due anni causa Covid la consuetudine introdotta nel 2016, circa 300 sindaci provenienti da tutta Italia sfileranno insieme alle Forze armate, di polizia, volontariato e protezione civile. In testa il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il presidente del Consiglio nazionale, Enzo Bianco. La presenza dei sindaci in questo momento particolare sottolinea, secondo Decaro, anche il ruolo che i Comuni stanno svolgendo per l’accoglienza e l’inclusione dei profughi dell’Ucraina, facendosi carico dei servizi di assistenza nei territori del Paese soprattutto per i soggetti più fragili della popolazione: donne, anziani, minori non accompagnati. Un’azione di solidarietà e di pace tra i popoli, secondo i valori che ispirano il nostro impegno quotidiano e che porteremo in via dei Fori Imperiali il 2 giugno».
Presenti anche i rappresentanti della Sanità
E per la prima volta nella storia della Repubblica, accanto alle Forze armate, che rappresentano la difesa dell’Italia e la tutela della sicurezza nazionale, alla parata del 2 giugno partecipa un’altra forza, che rappresenta la tutela della salute: le professioni sociosanitarie, con in testa il ministero della Salute. I rappresentanti di oltre 1,5 milioni di professionisti – medici, medici veterinari, infermieri, farmacisti, ostetriche, tecnici sanitari, professioni della riabilitazione e della prevenzione, chimici, fisici, biologi, psicologi, assistenti sociali – sfileranno davanti alle massime autorità nazionali, a testimonianza del loro valoroso impegno. «Il futuro che abbiamo davanti è un futuro che dipende anche da noi – dichiarano i rappresentanti delle oltre 30 professioni sociosanitarie – da quello che abbiamo fatto e dimostrato di sapere e potere fare, da quello che continueremo a fare. L’impegno di chi lavora per la tutela della salute è di curare e assistere tutti, prevenendo per quanto possibile la diffusione dei virus, degli inquinanti ambientali, delle patologie e delle disabilità».